Rose di Francesco Scarnato

ROSE

(di Francesco Scarnato - 1940)

ROSE A 19 km a sud-est di Cosenza,a cui si accede con strada rotabile,sopra una salubre collina alta m.433 sul livello del mare,sulla destra sponda del Crati, sorge Rose.

Una volta feudo del principe di Bisignano ed ora capoluogo di Mandamento. Comprendeva i comuni di Luzzi, Castiglione, San Pietro in Guarano. Dopo quel tempo, San Pietro si staccava da Rose e veniva aggregato a Cosenza.

Rose,non vanta antichità storiche.ma il primo documento inoppugnabile che ricorda la sua esistenza, risale al 1276, sotto Carlo d'Angiò (Regio Archivio di Stato di Napoli - Registri Angioini 9 f. i 127^).

E’ patria dell’insigne giureconsulto Gaetano Argento (o d'Argento), reggente e presidente del Regio Sacro Consiglio (1661 + 1730) morto in Napoli e seppellito nella chiesa di San Giovanni a Carbonara. Rose conta una popolazione di circa 4000 anime, di cui due terzi han dimora nel. contado.

II popolo è dedito all'agricoltura ed il suolo produce ulivi, castagne e fichi. La natura del terreno è collinosa, con poca zona valliva e molta alta montagna; i suoi più alti monti vanno appena oltre i 1000 metri s.l.m. La sua estensione è di ettari 7280 uguale a tombolate 24242,40 (superficie agraria e forestale).

Ai fianchi della collina su cui si adagia il paesello, si trovano due torrenti: il Javas a nord ed il Vallone delle Manche a sud, e tutti e due sfocianti nel fiume Crati, dopo essersi congiunti ai “Vallonarì”; al lato nord, tra il Javas e la collina, vi è "Guarizzo". Vi sono tre parrocchie: 1) La Matrice ex Ricettizia, ed Arcipretura, dedicata a S. Maria Assunta. 2) La 3^ porzione (Congrega), staccata dalla prima, in tempo immemorabile, con medesimo titolo, ma con l'aggiunta di 3^ porzione. Dedicata a Maria SS. Annunziata. 3) San Pietro Apostolo (ex Convento) una volta Vicaria Perpetua, ma poi innalzata a parrocchia. I territori di queste due ultime, sconfinano anche in territorio di Luzzi, dalla parte nord. La matrice, danneggiata dal terremoto del 1908. venne restaurata dall'arciprete Carmine Maria Docimo e consacrata nel 1917.

Il Protettore del luogo è S.Lorenzo Martire. Fu nel 1931 che il sottoscritto ricostruì, ab imo, la chiesetta di S.Maria delle Grazie, ottenendo la bolla di Succursale di S.Pietro Apostolo.

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